Racchiusa tra le Serre e l'Aspromonte, esiste una zona della dorsale appenninica chiamata Zomaro. Il suo toponimo è ricco di implicazioni storiche dipendenti dalla sua antropizzazione.
Nell'antichità, prima che venisse costruita l'attuale strada tracciata in tarda età borbonica, vale a dire la SP1 (ex SS 111), due erano i sentieri principali che da Cittanova portavano alla montagna, la "Meda" e la strada del passo del "Mercante".
Zomaro si trova ad un'altezza di 960 metri ed è caratterizzato soprattutto da fonti d'acqua, l'Acqua Bianca (dalle proprietà diuretiche), l'Acqua di Morreale, l'Acqua di Parrone, l'Acqua di Padduni, ecc...
Diversi sentieri si snodano tre le faggete ed offrono la possibilità di amene passeggiate che conducono al laghetto Crocco, alla “Casa del Principe” e alla pianura di “Santu Trabuss”. Gli stessi sentieri conducono verso il Sentiero Italia, verso il Parco dell’Aspromonte, consentono di scendere a valle verso Cittanova o di raggiungere il versante jonico.
La vegetazione è caratterizzata dal faggio, bello da osservare soprattutto in autunno per il cambiamento di colore delle sue foglie.
È presente anche l'abete bianco, il leccio, l'erica (dalla quale si estrae il ciocco per la fabbricazione delle pipe), il corbezzolo e le felci (tra cui la woodwardia radicans, che è una felce preistorica), il pungitopo (rusculara) e l'agrifoglio.
La fauna è costituita dal cinghiale, lo scoiattolo, il gatto selvatico, la ghiandaia, la fassa, il ghiro, il merlo e qualche esemplare di falco.
Storicamente, lo Zomaro è conosciuto come la zona in cui Spartaco, insieme ai suoi ribelli, si scontrò con i Romani guidati dal console Marco Licinio Crasso. A ricordare questa battaglia esistono ancora oggi dei ruderi come "Palazzo" e "Bracatorta".
Zomaro è costituito anche da un piccolo villaggio di case utilizzate per le vacanze estive, al centro del quale si trova la chiesetta della Madonna della Salute. Intorno ci sono diverse aree pic-nic.